PRECARIETA’ E DISOCCUPAZIONE IN FRIULI: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Il mio intervento a Ore7 del 28 Gennaio 2019 su Telefriuli.
Un Grazie in particolare a Davide Vicedomini e a Rossano Cattivello.
Ci rivolgiamo alle Istituzioni in FVG per presentare le nostre istanze.
CHIUNQUE SIA INTERESSATO, potrà scrivere a [email protected] e a [email protected]
Vi aspettiamo.
Renato Valusso

 

 

 

35 EURO AL GIORNO…MA NON PER TUTTI.

Come è noto, un richiedente asilo costa allo stato italiano 35 euro al giorno.
Questo per assicurargli un posto letto, due pasti giornalieri e la possibilità di fruire dei servizi minimi indispensabili a una sopravvivenza dignitosa ( poi esistono realtà degradate come il Cara di Foggia, ma in genere non è così).
Ma i nostri concittadini poveri, di solito ricevono lo stesso trattamento? i pensionati meno abbienti, i disoccupati, i lavoratori meno pagati, vengono aiutati dal nostro welfare in uguale misura?
L’aiuto che viene loro fornito, quando c’è, è tale da potergli garantire una sopravvivenza dignitosa? è tale da consentirgli, ad esempio, di poter fare la spesa, pagare le bollette e al contempo utilizzare il riscaldamento d’inverno?
La risposta, in molti casi, è no.
Nella mia annosa esperienza di attivista del gruppo Friuli Contro La Crisi ho incontrato centinaia di casi in cui l’appoggio dei servizi sociali mancava del tutto o era decisamente insufficiente e questo restando solo nel Friuli centrale.
Valga per tutti il caso di una famiglia di Udine composta da un genitore, disoccupato da tempo, e un figlio minore, cui la Regione elargisce la somma di 412 euro al mese, di cui 370 se ne vanno solo per pagare l’affitto.
Il genitore in questione, pur arrangiandosi con mille lavoretti ecc., a un certo punto non ce l’ha fatta più e si è presentato di nuovo al servizio sociale dicendo:
” Scusate ma io cosa devo fare per vivere appena un po’ meglio? buttare via i documenti, tingermi la faccia di un colore più scuro e tornare da voi così? “
L’assistente sociale lo ha guardato per un lungo momento senza parlare, poi ha mormorato un flebile:
“Forse sì..”

r. v.

1383140_1603258893225038_4247631228952810408_n

VOGLIO CAPIRE

Amici, in questa lettera, che un nostro iscritto ha inviato ai più importanti media locali e non solo e che noi pubblichiamo qui, troviamo dei riferimenti a tutti quei fattori che abbiamo evidenziato per anni sul nostro blog, ossia: un mercato del lavoro che esclude chi ha superato la quarantina, l’assenza di vere tutele da parte dello Stato e infine, nota davvero dolente, la scarsa solidarietà, la quasi indifferenza che anche da noi in Friuli accompagna la condizione di chi si arrabatta per campare.
Ci preme rimarcare come da questo scritto emergano due fatti sostanziali che riguardano anche l’impegno di Friuli Contro La Crisi: l’assenza di una politica economica nazionale e regionale volte a rilanciare veramente l’economia e l’incapacità di “fare gruppo” che, purtroppo, abbiamo riscontrato anche nella nostra gente.
Vi invito a leggere la lettera di Claudio: ne vale davvero la pena e, se volete, rispondetegli.
A presto
Renato Valusso

VOGLIO CAPIRE…..

Vi scrivo per capire e voglio capire!!!
Sono un cinquantenne friulano con famiglia e casetta, come da friulano doc; da circa 10 anni lotto con il mondo del lavoro, con contratti a termine, voucher, posti fasulli, ecc.
Mi sono sentito dire di tutto nei colloqui: “sei troppo specializzato”; “troppo vecchio”, “troppo giovane”, “ma lei non conosce questo tipo di attrezzo”, “dovrei pagarla poco per quello che vale” e via di questo passo.
Ho bussato a molte porte, anche di amici  e conoscenti che si nascondono sapendo che hai bisogno di un lavoro, sono andato  anche dal Sindaco…sapete cosa mi ha detto?
 “Ma lei ha una casa, le fa reddito.” 
Significa forse che ogni mese la casa mi dà dei soldi? cosa significa, che un friulano si deve privare della sua casa? dopo tanti sacrifici? 
Non nascondo che ogni tanto vorrei farla finita…ma poi penso che ho una famiglia. 
La voglia  di scappare dal mio Friuli è tanta, ma andare dove? all’estero vogliono solo gente in giovane età. 
E’ straziante svegliarsi alla mattina e chiedersi: “E oggi, cosa faccio?”  
Rimango di stucco quando vedo persone che fanno finta di niente, per loro è un problema tuo, ovviamente sei tu che non vuoi adattarti.
Eppure so di molti altri che non trovano lavoro da molto tempo o che sono obbligati a tirare avanti con lavori saltuari o malpagati!
Dobbiamo imparare dagli extracomunitari , loro si aiutano, scambiandosi le informazioni, si aiutano con l’ospitalità, si aiutano con il mangiare, SI AIUTANO… Noi NO!
E’ inutile lamentarsi, quando siamo i primi a nasconderci, bisogna reagire, la politica guarda alle sue poltrone, non ha tempo per la gente. 
Alla politica, attraverso l’azione di un comitato spontaneo di cittadini, Friuli Contro La Crisi ( http://friulicontrolacrisi.altervista.org/blog/ ), ho proposto qualche soluzione per creare dei posti di lavoro per i disoccupati ma mi sono sentito chiedere “di che partito sei” ( = a me che me ne viene?).
Qualche giorno fa ho visto con i miei occhi persone che cercavano da mangiare nella spazzatura ed erano italiani; credetemi, mi ha fatto molto male vedere questa scena. 
Sono arrivato alla conclusione che finché non ci uniamo e ci aiutiamo, e non  combattiamo per risolvere questo disagio non ci sarà soluzione. 
Anche nel mio lavoro, per anni,  ho sempre cercato di capire perché altri valutavano una situazione da un punto di vista diverso dal mio, cosi facendo capivo il problema e e cercavo di risolverlo. 
Ho sempre detto che noi italiani abbiamo la memoria corta e ricordiamo quello che ci pare, non pensiamo al bene o al male che ha fatto questo o quel politico, ci ricordiamo solo l’ultima parte e quello che ci dice la televisione. 
Vi chiedo solo di riflettere e incominciare a guardarci e aiutarci tra di noi.
Ritorniamo umani: vi ricordate, chi ha vissuto il periodo del terremoto del 1976, quando tutti ci aiutavamo, quando un quartiere o un paese erano come una famiglia?
Dobbiamo ritornare cosi, dobbiamo incontrarci, conoscerci e organizzarci se vogliamo affrontare questa grave crisi economica. 
Proprio per questo, per capire se ci sono altri qui in Friuli che la pensano come me, vi invito a scrivermi a [email protected]

Saluti da CLAUDIO

08-friuli-terremoto-arcRCS

 

SOSTEGNO AL REDDITO: RIMPALLO FRA REGIONE E COMUNI.

Così scrive la Presidente di A.E.C. (Associazione Europea per la tutela del cittadino contribuente) Silvana Munaretto sul portale dell’Associazione:

SOSTEGNO AL REDDITO FVG:

Non mi è chiaro quanto sta accadendo con il sostegno al reddito erogato dalla Regione F.V.G. E chiedo lumi a chi mi può illuminare … In associazione i cittadini ci chiedono cosa fare :
– a chi sta arrivando comunicazione che la domanda è stata accolta e che i requisiti ci sono, ma al momento non ci sono fondi e se la Regione erogherà nuovi fondi verranno evase le richieste in ordine cronologico …se ciò non accadrà dovranno rifare richiesta se scadranno i 12 mesi dalla richiesta …
– a chi è arrivata la lettera che i fondi saranno erogati viene detto, dagli uffici competenti, che devono aspettare (non si sa quanto ancora ) …
– chi ha ricevuto la prima rata sta aspettando la seconda che doveva avvenire entro il 15/5 ma ad alcuni è stato riferito che i fondi non ci sono ….
Allora mi chiedo … Come sono stati calcolati i 4800 euro pro capite se dopo la prima rata i fondi son esauriti???
Qualcuno mi sa dare risposte certe da poter riferire ai cittadini bisognosi ????
Siamo partiti … e stiamo raccogliendo firme e documentazione valutando anche quali Comuni stanno inviando la lettera di accettazione con “riserva” causa fine fondi…. Inoltre vogliamo sensibilizzare anche i cittadini che non hanno necessità del fondo a sostegno del reddito ad unirsi per solidarietà sottoscrivendo la ns. azione a favore dei più deboli…. FORZA DIAMO UNA MANO TUTTI INSIEME !!!!

CONTATTATE L’ASSOCIAZIONE E VENITE A PORTARE LA VS. DOCUMENTAZIONE !!!

LE UNICHE RISPOSTE CI SONO ARRIVATE DAL MOVIMENTO 5 STELLE… SE QUALCHE ALTRA FORZA POLITICA SI FARA’ VIVA VI TERREMO INFORMATI…. E SE QUALCUNO HA ALTRO DA COMUNICARE NOI CI SIAMO….

VISITATE IL SITO: WWW.TUTELARE.IT

E ci siamo anche noi di Friuli Contro La Crisi a sostenere questa azione di A.E.C., la situazione è difficile per molte famiglie e singole persone in regione e non si può lasciare che proprio chi ha più bisogno venga preso per il culo.
Invitiamo i nostri simpatizzanti e i nostri lettori a unirsi a noi, ricordandogli che, per qualsiasi problematica connessa con la difficoltà economica del momento attuale, possono scriverci a:
[email protected]
A presto e avanti sempre.
r. v.

vignetta-Altan

IL CIRCO CONTINUA . . .

UN ANNO FA SCRIVEVO QUESTO IN RELAZIONE AL “SOSTEGNO AL REDDITO” EROGATO DALLA REGIONE ( V. ): ORA DICONO A CHI HA PRESENTATO LA DOMANDA CHE NON CI SONO NEPPURE I SOLDI…
DELLA SERIE: BARZELLETTE ITALIANE.

SOSTEGNO AL REDDITO: BONUS PER LE FAMIGLIE O PER CHI DORME ALLA STAZIONE?
UN CONTRIBUTO MASSIMO DI 500 EURO AL MESE PER UN ANNO A NUCLEI FAMILIARI IL CUI ISEE NON SUPERI I 6 MILA EURO L’ANNO: QUESTO IL BONUS PREVISTO DALLA MISURA REGIONALE ATTIVA DI SOSTEGNO AL REDDITO, CHE DOVREBBE ENTRARE IN VIGORE GIA’ A SETTEMBRE.
CON QUESTO L’ATTUALE GIUNTA DIMOSTRA NON SOLO DI ESSERE INCAPACE DI DARE VITA A UNA SERIA POLITICA DI RILANCIO DELL’ECONOMIA DEL TERRITORIO MA ANCHE DI NON SAPERE NEPPURE PROPORRE DEI VALIDI PALLIATIVI ALLA GRANDE E CRESCENTE DIFFICOLTA’ DI QUANTI DA TEMPO NON HANNO UNA OCCUPAZIONE CHE GLI PERMETTA DI MANTENERE DECOROSAMENTE SE STESSI E LA PROPRIA FAMIGLIA.
CINQUECENTO EURO AL MESE? ISEE DA 6 MILA EURO L’ANNO? IN FRIULI VENEZIA GIULIA NON SIGNIFICA ESSERE IN DIFFICOLTA’ MA ESSERE A DORMIRE ALLA STAZIONE.
EPPURE IN REGIONE SIEDE ANCORA CHI, NON TROPPO TEMPO FA, AVEVA PRESENTATO DELLE PROPOSTE DI LEGGE DECISAMENTE MIGLIORI E PIU’ MIRATE RISPETTO A QUESTA PAGLIACCIATA.
EVIDENTEMENTE, HA PREFERITO DIMENTICARSELE NEL CASSETTO.
r. v.

IL PAESE DEI CLOWN

RIDOTTI A VIVERE IN UN OVILE NEL CIVILISSIMO FRIULI

 

E’ diventata di dominio pubblico in questi giorni la triste vicenda di Giorgio Gabai e Loris Bez, i due disoccupati friulani che da ben 5 anni si ritrovano a vivere in uno stavolo diroccato, che una volta ospitava delle pecore, ai Rizzi, periferia di Udine, a poco più di 500 metri dallo Stadio Friuli, privi di energia elettrica, acqua corrente e servizi igienici.
Insomma, quasi come degli animali.
Anche noi di Friuli Contro La Crisi abbiamo voluto incontrarli; sinceramente, all’inizio, malgrado la nostra ormai annosa esperienza di situazioni di disagio e povertà legate alla crisi economica, eravamo poco inclini a credere che fosse stata esclusivamente la mancanza di lavoro e di reddito ad aver condotto due persone, nel nostro “civilissimo Friuli”, a una simile situazione di degrado.
Ebbene, abbiamo dovuto ricrederci: i due che nelle prime ore del pomeriggio di mercoledì 29 luglio ci hanno accolti presso la loro lussuosa magione si sono rivelati uomini normalissimi, dignitosi nei modi e curati nella persona, quindi non due emarginati che per scelta si sono lasciati alle spalle la società civile né persone con trascorsi di alcool e droga, eccetera.
Le loro sono storie parallele: perso il lavoro, rimasti senza la possibilità di pagare l’affitto, persa così anche la casa.
Per chi volesse conoscere i dettagli, rimandiamo all’intervista pubblicata dal Messaggero Veneto a firma di Alessandra Ceschia e al servizio di Omar Costantini su YouTube.
A noi preme sottolineare il fatto che la drastica diminuzione di lavoro in Friuli sta conducendo sempre più persone alla disperazione e finché non ci sarà, da parte del governo regionale, una seria politica economica ci saranno sempre più situazioni simili a questa.
Ci sembra più che sufficiente per alzare l’allarme e invitare Voi cittadini friulani a unirci a noi che da tempo combattiamo contro questo sistema ingiusto e Voi politici a impegnarvi di più per individuare assieme a noi cittadini attivi delle strade nuove per aumentare le possibilità occupazionali e per creare delle forme più valide di tutela sociale.
Ora, seguiremo la vicenda di Giorgio e di Loris e ci impegneremo affinché il loro appello non cada nel vuoto, come spesso accade, in questa realtà italiana, che ormai di “civile” serba solo la facciata.
A presto
Per contatti: [email protected]

r. v.


 Robis che Diu nus vuardi…
image (1)

NON VOGLIONO LA GUERRA FRA POVERI? ALLORA, AIUTINO TUTTI I POVERI

Ecco, ci siamo: com’era prevedibile, le misure di accoglienza e di sostegno economico poste in atto per i profughi hanno rinfocolato in questi giorni le polemiche riguardanti la scarsa o mancata assistenza concessa a molti cittadini italiani in grave difficoltà economica.
V. qui.
Indipendentemente dalla matrice politica della manifestazione, che a noi di Friuli Contro La Crisi non interessa, bisogna ammettere che qualche buona ragione per protestare i cittadini italiani bisognosi ce l’hanno.
Friuli Contro La Crisi ha recentemente e ripetutamente avanzato una proposta, rivolta alla Regione, al Comune di Udine e alla Prefettura, per CONIUGARE L’ACCOGLIENZA AI PROFUGHI CON UN INTERVENTO OCCUPAZIONALE IN FAVORE DEI CITTADINI RESIDENTI DISOCCUPATI ( http://friulicontrolacrisi.altervista.org/blog/ci-risponderanno/ ) e siamo ancora in attesa di risposta.
Non pensino i nostri governanti che lo abbiamo fatto “tanto per”: Friuli Contro La Crisi è ben determinato a portare avanti tutte le possibili iniziative di rilancio dell’economia sul territorio e di equità sociale.
A risentirci, rileggerci, rivederci a presto.
Le Vostre mail a: [email protected]

r. v.

image

CI RISPONDERANNO?

LA PROPOSTA DI FRIULI CONTRO LA CRISI E’ STATA PRESENTATA  A:

Paolo Panontin, Assessore Regionale alle autonomie locali e coordinamento delle riforme, caccia e risorse ittiche, delegato alla Protezione civile;
Prefetto di Udine Dott.ssa Provvidenza Delfina Raimondo;
Sindaco del Comune di Udine Prof. Furio Honsell;
Carlo Giacomello, Vicesindaco e Assessore alla Pianificazione Territoriale del Comune di Udine.

ORA ATTENDIAMO RISPOSTA.

r. v.

AIUTIAMO I PROFUGHI AIUTANDO I NOSTRI DISOCCUPATI

Il gruppo spontaneo di cittadini “Friuli Contro La Crisi” lancia la seguente proposta: in vista dei lavori di ristrutturazione di una palazzina dell’ex caserma Cavarzerani a Udine, allo scopo di ospitare circa 120 profughi, chiediamo che per le operazioni di ripristino dell’immobile si proceda all’assunzione di manodopera specializzata e generica attingendola dalle liste dei disoccupati residenti in Udine e zone limitrofe.
Tutti i membri di Friuli Contro La Crisi offrono fin d’ora la propria disponibilità a partecipare.
Questo perché in tal modo le istituzioni preposte darebbero un forte segnale di equità sia verso coloro che vengono accolti che nei confronti dei cittadini italiani disoccupati.
Questo appello verrà inviato a tutti gli enti pubblici coinvolti nell’iniziativa e diramato a tutti i principali media regionali e nazionali.
Ulteriori notizie presto sul nostro blog.
Renato Valusso  Coordinatore di Friuli Contro La Crisi

AIUTIAMO I PROFUGHI AIUTANDO I NOSTRI DISOCCUPATI

IL GRUPPO SPONTANEO DI CITTADINI FRIULI CONTRO LA CRISI LANCIA LA SEGUENTE PROPOSTA: IN VISTA DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DI UNA PALAZZINA DELL’EX CASERMA “CAVARZERANI” A UDINE, ALLO SCOPO DI OSPITARE CIRCA 120 PROFUGHI, CHIEDIAMO CHE PER LE OPERAZIONI DI RIPRISTINO DELL’IMMOBILE SI PROCEDA ALL’ASSUNZIONE DI MANODOPERA SPECIALIZZATA E GENERICA ATTINGENDOLA DALLE LISTE DEI DISOCCUPATI RESIDENTI IN UDINE E ZONE LIMITROFE.
TUTTI I MEMBRI DI FRIULI CONTRO LA CRISI OFFRONO FIN D’ORA LA PROPRIA DISPONIBILITA’ A PARTECIPARE.
QUESTO PERCHE’ IN TAL MODO LE LOCALI ISTITUZIONI DAREBBERO UN FORTE SEGNALE DI EQUITA’ SIA VERSO COLORO CHE VENGONO ACCOLTI CHE NEI CONFRONTI DEI CITTADINI ITALIANI DISOCCUPATI.
QUESTO APPELLO VERRA’ INVIATO A TUTTI GLI ENTI PUBBLICI COINVOLTI NELL’INIZIATIVA E DIRAMATO A TUTTI I PRINCIPALI MEDIA REGIONALI E NAZIONALI.
ULTERIORI NOTIZIE PRESTO SUL NOSTRO BLOG.

r. v.

V. LINK