SOSTEGNO AL REDDITO: BONUS PER LE FAMIGLIE O PER CHI DORME ALLA STAZIONE?

UN CONTRIBUTO MASSIMO DI 500 EURO AL MESE PER UN ANNO A NUCLEI FAMILIARI IL CUI ISEE NON SUPERI I 6 MILA EURO L’ANNO: QUESTO IL BONUS PREVISTO DALLA MISURA REGIONALE ATTIVA DI SOSTEGNO AL REDDITO, CHE DOVREBBE ENTRARE IN VIGORE GIA’ A SETTEMBRE (V. QUI.)
CON QUESTO L’ATTUALE GIUNTA DIMOSTRA NON SOLO DI ESSERE INCAPACE DI DARE VITA A UNA SERIA POLITICA DI RILANCIO DELL’ECONOMIA DEL TERRITORIO MA ANCHE DI NON SAPERE NEPPURE PROPORRE DEI VALIDI PALLIATIVI ALLA GRANDE E CRESCENTE DIFFICOLTA’ DI QUANTI DA TEMPO NON HANNO UNA OCCUPAZIONE CHE GLI PERMETTA DI MANTENERE DECOROSAMENTE SE STESSI E LA PROPRIA FAMIGLIA.
CINQUECENTO EURO AL MESE? ISEE DA 6 MILA EURO L’ANNO? IN FRIULI VENEZIA GIULIA NON SIGNIFICA ESSERE IN DIFFICOLTA’ MA ESSERE A DORMIRE ALLA STAZIONE.
EPPURE IN REGIONE SIEDE ANCORA CHI, NON TROPPO TEMPO FA, AVEVA PRESENTATO DELLE PROPOSTE DI LEGGE DECISAMENTE MIGLIORI E PIU’ MIRATE RISPETTO A QUESTA PAGLIACCIATA.
EVIDENTEMENTE, HA PREFERITO DIMENTICARSELE NEL CASSETTO.
r. v.

SFRATTI INGIUSTI: UN CASO EMBLEMATICO

Amici di Friuli Contro La Crisi, questa volta il nostro gruppo affronta le già ben note tematiche del disagio economico e dell’emergenza abitativa sotto un profilo un po’ diverso rispetto a quello che ci è solito, ma non per questo meno importante dal punto di vista umano e sociale.
Questa volta, infatti, non ci siamo trovati di fronte l’ennesimo caso di una famiglia o di un singolo piegati dalla mancanza di lavoro e pertanto allontanati dall’abitazione che occupavano per morosità incolpevole, ma abbiamo incontrato una toccante vicenda umana, che non ha potuto lasciarci indifferenti e in cui emergono ancora una volta la solitudine disperata in cui vengono lasciati i cittadini più deboli economicamente e la freddezza di una burocrazia cieca che tutto sembra fare anziché seguire delle logiche di equità sociale e di semplice buon senso.
Tale ci appare il caso della signora Ofelia Dragan, giunta qui a Udine dalla nativa Romania 15 anni fa e che dopo una convivenza con un friulano seriamente ammalato durata altrettanto, con anche una parentesi matrimoniale di 5 anni, in seguito al decesso del compagno si è vista intimare lo sfratto dall’abitazione ATER che occupavano assieme.
Purtroppo, come già osservato nella maggior parte dei casi simili a questo, dobbiamo constatare che quando uno è povero e solo gli avvocati latitano e le istituzioni preposte non si “rompono” più di tanto.
Proprio perché siamo stufi di vedere iniquità e ingiustizie spacciate per azioni solidali e una valanga di denaro pubblico speso malissimo e siamo altrettanto stufi di vedere vite umane rovinate da un sistema che privilegia chi più ha e chi è più disonesto e furbo, questa volta, pur non rientrando il caso della signora Dragan fra quelli cui solitamente ci interessiamo, siamo intervenuti e, assieme all’Associazione Europea per la Tutela del Cittadino Contribuente ( http://www.tutelare.it/ ), segnatamente nella persona della Presidente Silvana Munaretto, e all’ Unione Inquilini di Udine  stiamo costruendo un’azione di VERA tutela sociale.
A presto su questo sito i particolari.
Seguiteci e unitevi a noi!
Renato Valusso

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COOPERATIVA DI LAVORO PER L’AUTOCOSTRUZIONE IN BIOEDILIZIA MEDITERRANEA: APPELLO AI CITTADINI

Friuli Contro La Crisi e l’Associazione Italiana Biocostruire Mediterraneo ( A.I.BI.M.) intendono dotarsi di una struttura operativa in vista della realizzazione del comune progetto di ristrutturazione degli immobili demaniali in disuso, mirato alla realizzazione di unità abitative, attività artigianali e commerciali, attività sociali, concepite in autocostruzione, bioedili, autosufficienti energeticamente a costi particolarmente sostenibili.

L’intento è quello di costituire una cooperativa che in start up (dotandosi di strumenti di finanziamento regionale, nazionale e comunitario) vuole porsi sul mercato della edilizia bioedile, del risparmio energetico, dell’autocostruzione, dando lavoro ai soggetti giovani e meno giovani in cerca di un impiego, con innovative metodologie costruttive e operative adatte anche a una percentuale di soggetti non necessariamente operanti nel campo dell’edilizia.

RIVOLGIAMO PERTANTO UN INVITO A COLORO CHE SONO INTERESSATI ALLA NOSTRA INIZIATIVA, PER UN INCONTRO CONOSCITIVO DELLA PROPOSTA.

SE POSSEDETE DELLE COMPETENZE IN CAMPO EDILE, TERMOIDRAULICO, ELETTRICO, SERRAMENTISTICO, ECC., SE SIETE DISOCCUPATI, SE SIETE DISPONIBILI A LAVORI MANUALI E NON E REPUTATE INTERESSANTE LA NOSTRA PROPOSTA, SE NECESSITATE DI UN ALLOGGIO PER VOI E LA VOSTRA FAMIGLIA, SE NECESSITATE DI UNA SEDE PER LA VOSTRA ATTIVITA’ COMMERCIALE, ARTIGIANALE O SOCIALE, E SIETE DISPONIBILI A REALIZZARLI COLLABORANDO CON NOI, SCRIVETECI PER ULTERIORI INFORMAZIONI E CONTATTI A:
[email protected]    ALLEGANDO CURRICULUM VITAE.

PER COMINCIARE,  METTIAMO SUBITO IN CAMPO LA GRANDE PROFESSIONALITA’ e KNOW HOW DI A.I.BI.M. E IL FERREO IMPEGNO SOCIALE DI Friuli Contro La Crisi.

A presto.

Renato Valusso  Coordinatore FCLC

Elvio Ermacora   Presidente A.I.BI.M.

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UNITEVI A NOI PER MIGLIORARE UDINE E IL FRIULI.

Amici di Friuli Contro La Crisi, pubblichiamo qui il video dell’ultimo intervento al TG di TelePordenone dell’11/03/15 del Coordinatore Renato Valusso, ospite di Omar Costantini.
Per chi ci segue, è già noto il progetto che abbiamo presentato assieme all’Associazione Italiana Biocostruire Mediterraneo (A.I.BI.M.) anche in TV e per chi ci scopre ora rimandiamo qui:http://friulicontrolacrisi.altervista.org/…/progetto-caser…/
CON QUESTE RIGHE VOGLIAMO INVITARE I CITTADINI CHE POSSONO ESSERE INTERESSATI E LE FORZE POLITICHE CHE VEDONO IN QUESTA INIZIATIVA DI RINNOVAMENTO SOCIALE E AMBIENTALE UNA OCCASIONE PER UNA PROPOSTA CONCRETA DA SOSTENERE, A METTERSI IN CONTATTO CON NOI.
SCRIVETECI A: [email protected]
www.youtube.com

https://www.youtube.com/watch?v=VInQNfDwv74&feature=share

PROGETTO CASERME : IL VICESINDACO GIACOMELLO CI RICEVE

Giovedì 8 gennaio 2015 il Vicesindaco e Assessore alla Pianificazione Territoriale del Comune di Udine Carlo Giacomello ha ricevuto a Palazzo D’Aronco il Coordinatore del Comitato Friuli Contro La Crisi Renato Valusso e Elvio Ermacora, Presidente dell’Associazione Italiana Biocostruire Mediterraneo.

Giacomello ha risposto alla richiesta di un incontro che FCLC e A.I.BI.M. avevano formalmente inoltrato il giorno 30 dicembre 2014; oggetto dell’incontro è stato la presentazione di un’idea progettuale di ristrutturazione degli immobili demaniali in disuso in corso di acquisizione dal Comune di Udine, mirata alla realizzazione di unità abitative concepite in autocostruzione e con caratteristiche ecosostenibili.

Tale idea progetto consentirebbe di:

  1. rispondere alla crescente necessità di un’ampia fascia della popolazione di disporre di una abitazione dignitosa a costi accessibili;
  2. assegnare un lavoro a quanti, essendo disoccupati, volessero aderire all’iniziativa, nella fase attuativa del progetto e mediante l’autocostruzione di un proprio alloggio, così da ottenere un incremento occupazionale sul territorio;
  3. giungere a una notevole riduzione dei costi realizzativi rispetto agli standard attuali, stimabile ipoteticamente dal 20 al 50% in meno;
  4. ottenere, grazie all’utilizzo di materiali e tecnologie ecosostenibili, un’opera a impatto ambientale zero.

Il Vicesindaco Giacomello ha ascoltato con interesse la proposta, precisando che un immobile attualmente acquisito dal Comune di Udine che potrebbe teoricamente prestarsi a detta opera è l’ex caserma Osoppo, ubicata tra via Brigata Re e via delle Acque, e ha preannunciato inoltre l’imminente pubblicazione di un bando di concorso rivolto a aziende e a enti interessati a porre in atto degli interventi di ristrutturazione del sito.

A conclusione dell’incontro, Giacomello ha congedato i convenuti dicendosi disponibile a incontrarsi di nuovo per ulteriori approfondimenti sull’argomento.

r. v.

RINGRAZIAMENTO…

Ringrazio Babbo Natale e la Befana perché anche quest’anno mi hanno portato dei ricchi, magnifici doni.

Anche quest’anno ho ricevuto da loro, alla stessa stregua di tanti altri, disoccupazione, false promesse, ipocrisia e indifferenza.

Ringrazio Babbo Natale e la Befana per le ceste cariche di tasse, imposizioni e di fiumi di parole vane nei salotti televisivi e sui giornali.

Ringrazio Babbo Natale e la Befana a nome di tutti coloro che non hanno avuto un soldo in tasca per fare un regalo ai loro cari, di quelli che hanno gioito per la mancanza di lavoro e per uno sfratto per morosità incolpevole…tanto, colpevole o no, ti buttano fuori lo stesso.

Ringrazio Babbo Natale e la Befana per averci chiesto i soldi per il canone di una TV che serve solo a loro e per aver mandato Equitalia anche a chi non ha neanche più di che fare la spesa.

Vedo con soddisfazione che tutti i desideri che ho espresso nella mia letterina sono stati pienamente esauditi.

Vi ringrazio, caro Babbo Natale e cara Befana e, vi prego, continuate così.

Mandi.

Mauro D.

ALLOGGI IN AUTOCOSTRUZIONE A UDINE

Friuli Contro La Crisi e l’Associazione Italiana Biocostruire Mediterraneo-Onlus, rappresentati rispettivamente dal coordinatore Renato Valusso e dal Presidente Elvio Ermacora, hanno chiesto un incontro con l’Assessore alla Pianificazione Territoriale del Comune di Udine Carlo Giacomello.
L’intento è quello di presentare alle Istituzioni una idea progetto di edilizia sostenibile in autocostruzione, mirata a rispondere all’emergenza abitativa, contenendo in modo rimarchevole i costi di costruzione e ristrutturazione.
Il coordinatore di Friuli Contro La Crisi Renato Valusso e il Presidente di A.I.BI.M. Elvio Ermacora hanno consegnato l’invito per l’Assessore Carlo Giacomello martedì 30 dicembre a Palazzo d’Aronco alle ore 10.30.
Così nell’articolo di Elena Viotto su Il Gazzettino di Udine di mercoledì 31 dicembre 2014
( v. qui. ) e nei servizi di Telepordenone e di Antenna 3 Nord Est .

Amici, noi vogliamo provare a proporre delle soluzioni pensate per la tutela dei diritti elementari delle persone e, come in questo caso, rispettose anche dell’ambiente.
Ci proviamo e, come si suol dire, se son rose fioriranno.
A presto.

r.  v.

HAI BISOGNO DI CASA E LAVORO? ALLORA DEVI ESSERE RIEDUCATO…

screen video sizeAmici del blog, eccovi qui un video, uscito di recente su YouTube, in cui troverete una testimonianza coraggiosa e sincera riguardo alle drammatiche “storture” che abbiamo segnalato nel post precedente a questo (v. qui) del servizio socio-assistenziale pubblico, nel nostro Paese in genere e, nella fattispecie, proprio qui a Udine.
Ascoltate, divulgate e mettetevi in contatto con noi di Friuli Contro La Crisi se ritenete di essere fra coloro che hanno subito situazioni come quella descritta nell’intervista qui riportata o se le state conoscendo.
Noi di FCLC siamo a Vostra disposizione.
Scriveteci a: [email protected]
A presto.
Renato Valusso

DISOCCUPATO E SFRATTATO? DEVI ESSERE PER FORZA ALCOLISTA, TOSSICO O ASOCIALE.

Amici di Friuli Contro la Crisi, questa volta tocchiamo un nervo scoperto del nostro sistema – se così possiamo definirlo – assistenziale.
Le molte pecche dell’ormai quasi inesistente welfare italiano sono tristemente note e in questo breve post di oggi ci occuperemo di quello che forse è uno dei lati peggiori di questa macchina burocratica lenta, inefficace, spesso perfino lesiva dei diritti del cittadino che, costretto dalla necessità, vi si accosta.
A Udine e in Friuli in genere, infatti, lo stato sociale rispecchia più o meno la situazione nazionale.
Da quando siamo presenti sul territorio, noi di FCLC siamo stati contattati spesso da cittadini che, rimasti privi di un lavoro sicuro a causa della crisi economica, si sono ritrovati in un secondo tempo a perdere anche la casa, perché impossibilitati a onorare un affitto o il mutuo; la maggior parte di essi si era rivolta speranzosa alle istituzioni pubbliche, chiedendo di essere aiutata a ritrovare un’occupazione e un alloggio per se stessi e per la propria famiglia, constatando poi che poco o nulla veniva posto in essere e che, il più delle volte, la loro comprensibile richiesta di aiuto finiva con il ritorcersi contro di loro.
Ormai conosciamo fino alla noia i racconti del modus operandi freddo, impersonale, tranne poche eccezioni, degli operatori dell’assistenza sociale, il loro modo di porsi, più simile a quello di cinici burocrati che al fare umano e comprensivo che dovrebbe contraddistinguere chi si dedica a tale compito.
Ci siamo sentiti ripetere molte volte di colloqui che finivano per sembrare degli interrogatori di polizia, del modo in cui viene sovente posta in discussione la capacità o la serietà di persone che per mesi e anni tutto hanno tentato per rioccuparsi ed evitare così l’umiliante situazione di chi si sente ormai a un passo dal baratro.
Ebbene, per molti la parte peggiore doveva ancora venire ed era quella che toccava loro al momento di incontrare e conoscere l’assistenza sociale.
A Udine, in particolare, numerosi sono i casi di chi viene finalmente indirizzato a delle comunità destinate al recupero sociale di soggetti disadattati, anziché venire semplicemente aiutato a occuparsi, per esempio, o a trovare un alloggio; ci sono stati casi di madri, rimaste senza alcun sostegno economico, che sono state “consigliate”, per risolvere almeno temporaneamente la loro situazione, di raccontare circostanze non vere o esagerate di maltrattamenti e abusi da parte di mariti e conviventi, per venire in tal modo “ammesse” in strutture protette, cui altrimenti non avrebbero potuto accedere.
Così come ad altri viene fatto capire chiaramente che conviene accettare l’etichetta di alcolista o di psicolabile per poter ricevere un minimo di aiuto.
Quante volte ci siamo sentiti riferire di frasi come questa: “Vede, Lei è depresso; in queste condizioni come fa a lavorare e a gestire una famiglia?”
Ora, che una persona che da un anno o giù di lì non lavora, non guadagna e si vede prossima a perdere la casa, possa non essere precisamente allegra è un fatto comprensibile: ma perchè insistere a tutti i costi sul fatto che un umore piuttosto tetro, frutto di una situazione più che concreta, debba essere necessariamente figlio invece di un disagio psicologico, magari preesistente, e che si deve curare con una terapia farmacologica?
Frequente anche il caso di genitori, persone normali che mai hanno trascurato la famiglia, che, dopo essersi risolti a chiedere aiuto all’assistenza sociale, devono in seguito sudare sette camicie per evitare di vedersi portare via i figli minori a causa della loro, secondo gli assistenti, “manifesta incapacità” a provvedere al loro sostentamento.
Fermo restando che, nei casi in cui esistono realmente dei presupposti per parlare di mancanza dei requisiti morali da parte dei genitori, è lecito l’affidamento del minore a persone più idonee umanamente a svolgere questo ruolo, le nostre leggi parlano chiaro: un bambino o un minore in genere non deve essere tolto alla sua famiglia SOLO sulla base della mancanza di mezzi economici della stessa.
Questi sono e restano degli ABUSI.
Tuttavia, a questo punto, viene spontaneo porsi una domanda: a vantaggio di chi va veramente tutto questo? chi guadagna, nel senso economico del termine, dal ghettizzare le persone in difficoltà, assimilandole praticamente tutte o quasi nella categoria dei disadattati sociali, quindi di coloro che sono i responsabili in primis del proprio stato di emarginazione?
E questa è una domanda a cui noi di Friuli Contro La Crisi riteniamo di poter già in parte rispondere, anche per ciò che riguarda Udine e provincia, e ci farà piacere conoscere anche l’opinione dei nostri lettori in merito a questo spinoso argomento, di cui ci impegniamo a parlare presto di nuovo e in modo approfondito sul nostro blog e dovunque ci venga concessa ospitalità.
Come sempre, per le Vostre considerazioni e le Vostre storie: scriveteci a [email protected].
A presto.

Renato  Valusso

FRIULI CONTRO LA CRISI E’ CON L’UNIONE INQUILINI.

Amici del blog, Vi presentiamo questa iniziativa dell’Unione Inquilini del Friuli Venezia Giulia: non possiamo che condividerla e augurare che incontri il giusto riscontro.
Seguite e sostenete anche Voi l’azione dell’Unione Inquilini e di FCLC!
A presto e avanti sempre.
Renato Valusso

Il 10 ottobre 2014, per il terzo anno consecutivo, è la giornata scelta dall’UNIONE INQUILINI per una manifestazione nazionale che si terrà in oltre cento città italiane contro gli sfratti.

A Udine si terrà un’assemblea pubblica alle ore 18,00 in via Tolmezzo 87
Il problema degli sfratti è ormai una vera e propria calamità nazionale, la crisi economica morde e colpisce particolarmente i ceti più deboli: chi perde il lavoro si trova poi –nel giro di pochi mesi – a non poter più pagare neppure l’affitto. Ormai a livello nazionale oltre il 90% delle sentenze di sfratto annuali sono motivate da morosità.
Nel 2013 (ultimo anno per cui si dispone dei dati ufficiali del Ministero dell’Interno) in Friuli Venezia Giulia si sono avuti complessivamente 1.245 provvedimenti di sfratto emessi (+ 13,18 % rispetto al 2012), 2.293 richieste di esecuzione (+ 12,02) e 755 sfratti eseguiti (+ 10,87 %)
In questo quadro la provincia di Udine ha visto 317 provvedimenti di sfratto emessi (+ 4,28 % rispetto al 2012), 491 richieste di esecuzione (+ 19,76) e 344 sfratti eseguiti (+ 19,44 %).
In questo quadro occorre mobilitarsi per ottenere la sospensione degli sfratti, l’attivazione delle procedure per consentire il passaggio degli inquilini sfrattati da casa a casa, più ampie risorse per sostenere il fondo per la morosità incolpevole (ora attestato su cifre ridicole).
L’Unione Inquilini mantiene alta la mobilitazione anche contro il demenziale schema di decreto che prevede la vendita all’asta “a prezzi di mercato” delle case popolari, una misura che – se attuata – aumenterebbe ulteriormente il problema degli sfratti. Prendiamo atto in questo senso delle dichiarazioni dell’assessore Santoro, secondo cui la Regione intende respingere la norma e ci auguriamo che l’impegno venga mantenuto.

per l’Unione Inquilini di Udine
Mauro de Agostini

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