RINGRAZIAMENTO…

Ringrazio Babbo Natale e la Befana perché anche quest’anno mi hanno portato dei ricchi, magnifici doni.

Anche quest’anno ho ricevuto da loro, alla stessa stregua di tanti altri, disoccupazione, false promesse, ipocrisia e indifferenza.

Ringrazio Babbo Natale e la Befana per le ceste cariche di tasse, imposizioni e di fiumi di parole vane nei salotti televisivi e sui giornali.

Ringrazio Babbo Natale e la Befana a nome di tutti coloro che non hanno avuto un soldo in tasca per fare un regalo ai loro cari, di quelli che hanno gioito per la mancanza di lavoro e per uno sfratto per morosità incolpevole…tanto, colpevole o no, ti buttano fuori lo stesso.

Ringrazio Babbo Natale e la Befana per averci chiesto i soldi per il canone di una TV che serve solo a loro e per aver mandato Equitalia anche a chi non ha neanche più di che fare la spesa.

Vedo con soddisfazione che tutti i desideri che ho espresso nella mia letterina sono stati pienamente esauditi.

Vi ringrazio, caro Babbo Natale e cara Befana e, vi prego, continuate così.

Mandi.

Mauro D.

NON RESTARE A GUARDARE, SII PROTAGONISTA.

IN QUESTO INTERVENTO, ABBIAMO VOLUTO RIBADIRE I CONCETTI GIA’ EVIDENZIATI NEL PRECEDENTE POST SUL BLOG:
FRIULI CONTRO LA CRISI CHIEDE A VOI CITTADINI FRIULANI UNA MAGGIORE PARTECIPAZIONE, UN ATTEGGIAMENTO MENO PASSIVO, PER COMBATTERE ASSIEME QUESTA CRISI ECONOMICA CRESCENTE ATTRAVERSO LE PROPOSTE CHE VOGLIAMO FARE AL MONDO DELLA POLITICA.
MUOVIAMOCI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.
PER CONTATTI: [email protected]

Noi non ci fermiamo !!! Intervista TV

NOI NON CI FERMIAMO

Friuli Contro La Crisi, va avanti, ci mette la faccia.Siamo persone normali che mai avrebbero pensato di arrivare a un tg per poter farsi ascoltare.

Purtroppo, la Presidenza della Regione Fvg non ha ancora dato risposte. Da oggi faremo sentire la nostra voce con qualsiasi mezzo, dalla Tv alla radio, dai giornali al web.

Un sincero ringraziamento al Direttore di Antenna3 TV Free,
Domenico Basso e al giornalista Davide Vicedomini per la loro disponibilità.

Se sei un disoccupato, un imprenditore in difficoltà o vuoi semplicemente conoscerci, contattaci alla nostra mail [email protected].

Giovanni Coss
Mauro Decorte
Renato Valusso

La video intervista

Presidente Debora Serracchiani: c’è ancora posta per Lei.

serracchiani new mail

Buongiorno Presidente Serracchiani,
Le scriviamo questa mail che verrà pubblicata sul blog di Friuli Contro La Crisi, così possiamo rendere partecipi del suo contenuto tutti i nostri concittadini friulani.
Crediamo sia giusto essere trasparenti.
Per nostra esperienza, sappiamo che lamentarsi senza aver domandato, non ci mette nella posizione corretta: se desidero una cosa e non la chiedo, non posso pretendere risposte.
Queste domande, Presidente, però Le sono state fatte: qualche mese fa, Friuli Contro La Crisi assieme all’Unione Inquilini di Udine, Le ha inviato un mail alla quale non è stata data ancora risposta ( v. qui)

Per noi è importante sapere se e quando potremmo incontrarLa.

Vede, ci sono molte persone che in questo momento non se la passano troppo bene e hanno bisogno di risposte da quella classe politica che si è impegnata, vincendo le elezioni, a far sì che le condizioni attuali di disoccupazione ed emergenza casa vengano risolte.

Non stiamo parlando se costruire o no un campo di calcio, piuttosto che la terza corsia o se fare o non fare la sagra dei sassi colorati.
Stiamo parlando di emergenze vere.
Stiamo parlando di padri e madri di famiglia che hanno perso il lavoro e qualcuno pure la casa.
Stiamo parlando di famiglie che stanno passando l’inferno, che non hanno neppure più la voglia e il tempo di rilassarsi a vedere una partita di calcio.
Anche da noi in Friuli Venezia Giulia non passa un mese senza che un disoccupato o un imprenditore in difficoltà si tolga la vita.
Stiamo parlando di vite umane, non di numeri, non di statistiche.
Noi ci aspettiamo almeno una risposta, anche se è un NO, ma che sia una risposta.
Almeno sapremo come procedere.
Quello che interessa a noi è che le situazioni vengano risolte: non ci interessa quale coalizione politica vorrà esaminare ed eventualmente portare avanti le nostre proposte, ci interessa solo vedere i cittadini e le loro famiglie salvaguardati e non abbandonati a se stessi.

Pertanto, se Lei continuerà ad ignorarci, ci vedremo costretti a cercare altri interlocutori: crediamo che sia il minimo che possiamo fare.

Cordiali saluti.
Giovanni Coss
Mauro Decorte
Renato Valusso

Un Grazie all’Informazione Onesta

articolo il Friuli

 

Ecco l’ intero articolo che riguarda Friuli Contro La Crisi apparso sul settimanale Il Friuli: http://www.ilfriuli.it/…/Un_blog_per_far…/2/129721
Un vivo ringraziamento al direttore Giovanni Bertoli e a Rossano Cattivello, autore dell’articolo.
Giovanni Coss
Mauro Decorte
Renato Valusso

Morire per Maastricht

morire per Maastricht

Morire per Maastricht

Morire per Maastricht, il titolo di un libro che ho sempre trovato agghiacciante.

Autore Enrico Letta, allora, nel ’97, giovane rampollo democristiano, oggi premier del governo.

Accanito sostenitore dell’€uro e dell’Europa, qualcosa per lui di irrinunciabile per questo Paese.

Tanto irrinunciabile che poi per Maastricht qualcuno ci è pure morto per davvero…

Non certo l’autore del libro, nè qualche suo onorevole collega; semplici cittadini, onesti imprenditori che questa Europa ha trascinato nel baratro, nell’incertezza di un futuro che ogni giorno diventa sempre più nero.

Un’idea di un Europa unita, che sta mietendo vittime per nulla.

Non più solo lacrime e sangue, non più solo sacrifici economici: c’è chi ha dato la vita. C’è chi non ha più avuto la forza di andare avanti e ha detto basta.

Non un gesto di vigliaccheria, come molti possono pensare, ma di disperazione e rassegnazione.

Il più completo abbandono da parte dello Stato che a sua volta diventa carnefice.

Anche la nostra terra, il Friuli, ne è stata purtroppo protagonista in questo ultimo periodo: un imprenditore e un operaio ai quali è stato cancellato un futuro e non è stato fatto nulla per impedirlo.

Prendendo spunto da una frase dell’economista Borghi, ma che potrebbero pure aver pronunciato un Bagnai o un Rinaldi, o un premio Nobel come Krugman, “ creano disoccupazione per abbassare i salari”.

Appunto, CREANO….

Quindi una CRISI studiata a tavolino, voluta per distruggere, fare male, decimare il popolo che lavora, ridurlo alla fame, alla disperazione.

Un esercito di disoccupati e di partite IVA senza introiti, che ogni giorno diventa sempre più grande.

Adesso non si tratta più di essere i più bravi , ma i più forti a sopportare le ingiustizie sociali.

Settant’anni di lotte per i diritti civili, spazzate via in un decennio.

C’è chi tenta una guerra di resistenza, vincerà qualche battaglia, ma non la guerra se non avrà l’orgoglio di riprendersi ciò che gli spetta. C’è chi si attacca al suo lavoro mal retribuito senza diritti, nella paura che opponendosi perderà tutto. Ma ha già perso tutto se non reagirà. E dovrà decidere: o morire per Maastricht o essere schiavo.

Giovanni Coss

 

Cittadini friulani sfrattati, siete 3 al giorno: mettetevi in contatto con noi.

3 sfratti

Riportiamo di seguito l’articolo del Messaggero Veneto di venerdì 3 gennaio 2014; aggiungiamo solo poche parole per invitare chi ci legge, nel caso si trovi in una situazione analoga a quelle descritte, vale a dire di persone e famiglie che vengono sfrattate per morosità incolpevole, a non esitare a scriverci a [email protected].
L’emergenza sociale rappresentata dall’aumento esponenziale della disoccupazione e della conseguente perdita della casa è qualcosa che grida di essere affrontato, ci possono e ci devono essere delle soluzioni e assieme possiamo trovarle.
Vi aspettiamo.

L’articolo del M.V.: leggi qui.

2020 :DOVE CI PORTERA’ L’EUROPA

europa 2020

 

Noi di Friuli Contro La Crisi, oltre ad occuparci di disagio sociale e mala politica sul territorio, teniamo sott’occhio anche quello che la UE propone e fa.
Pubblichiamo oggi dei dati riguardanti gli obiettivi sanciti dalla UE per il 2020, e sono alquanto inquietanti.

Premettiamo che noi di FCLC non siamo euroscettici per MODA, ma sulla base di dati verificati.

Quindi leggendo questo documento che pubblichiamo di seguito, non possiamo non esprimere alcune considerazioni.
Se entrare in Europa e nell’Eurozona doveva significare migliorare la qualità della vita, oggi questo benessere promesso non lo vediamo, anzi ci ritroviamo peggio ma molto peggio di quando siamo entrati. Se poi leggiamo i dati del documento, la situazione che viene auspicata nel 2020 non sarà tanto rosea.

Lasciamo al lettore una personale analisi: noi diciamo solo che se quello è il futuro che ci aspetta, è meglio abbandonare l’Europa e tornare il nostro piccolo paese con il suo MADE IN ITALY di produzioni fatte non di quantità ma di qualità, apprezzate e invidiate in tutto il mondo.
Made in Italy distrutto da politiche sbagliate: cambio Euro Lira svantaggioso nei confronti del Marco Tedesco e austerity ingiustificata. Infatti il problema non è economico, ma politico.
Quindi anche per il Friuli Venezia Giulia sarà ancora dura venire fuori da questa crisi, anche perché la maggior parte delle piccole e medie imprese hanno già chiuso 
e le grosse multinazionali stanno prendendo la strada della delocalizzazione.

Avremo ancora più disoccupazione che si va ad aggiungere a quella già esistente. Oggi i disoccupati in regione sono 41000, più i 15000 cassaintegrati e i 18000 in mobilità. Tutto questo alla fine si traduce in un crollo della domanda sul territorio che porta alla chiusura di quelle attività commerciali che vivono proprio di quelle persone che guadagnano un salario.

Il cane che si morde la coda…

Per visionare la tabella clikka qui

Giovanni Coss

UDINE: IL SINDACO FURIO HONSELL CONTESTATO IN PIAZZA

Honsell contestato

 

Lunedì 23 dicembre

A Udine,  alle 18.00 si è svolta oggi una manifestazione nei confronti del Sindaco del capoluogo friulano, Furio Honsell. 

Al primo cittadino vengono contestati sprechi e mancanze: dagli 11 milioni di euro per il parcheggio di Piazza I° Maggio alla mancata riduzione dei dirigenti all’interno dell’amministrazione comunale.

Quindi, su proposta dell’opposizione, gli si chiede di lasciare la poltrona. 

Noi di Friuli Contro La Crisi non vogliamo entrare nel merito della scelta politica, ma semplicemente fare le nostre osservazioni.

Cominciamo dal parcheggio in costruzione in Piazza I° Maggio: 11 milioni per costruire un buco per infilarci le automobili, in un momento di emergenza abitativa come questo, ci paiono mal spesi. 

Crediamo che se quella cifra fosse stata usata, ad es., per costruire degli alloggi per le famiglie che in questo momento si trovano sfrattate e con difficoltà a reperire una sistemazione adeguata, sarebbe stata cosa più utile ed equa. 

Infatti né l’ Ater né il Comune dispongono di alloggi, secondo l’Assessore Nonino.

Questo per quanto riguarda la cattiva gestione delle risorse; per quanto attiene invece all’impatto sia architettonico che ambientale, è da anni che si parla di lasciare le auto dei non residenti fuori dalla città, costruendo parcheggi a cielo aperto dove serve ( per esempio allo Stadio Friuli, visto che l’immenso parcheggio è vuoto per 15 giorni al mese) e collegabili con bus navetta veloci ( cioè diretti dal parcheggio al centro città e viceversa senza fermate intermedie) e custoditi da una parte degli ausiliari del traffico che adesso vagano per la città a controllare le auto sulle strisce blu. 

Non dimentichiamo poi il parcheggio scambiatore di via Chiusaforte, anche quello sottoutilizzato. 

Crediamo che recintare con una rete un’area di queste strutture già esistenti non costerebbe 11 milioni di euro e la città ne guadagnerebbe in qualità dell’aria e viabilità. 

Credo che basti poco per abituarsi a questa proposta, un po’ come quando hanno vietato il fumo nei locali pubblici : all’inizio qualche fastidio ma poi è diventata una sana abitudine.

Fusione di Amga/Hera : anche a Udine è arrivato lo slogan “privatizzare è bello !!! “ ma sappiamo benissimo che privatizzazione significa alla fine probabile taglio di posti di lavoro e aumenti sulle bollette degli utenti finali. 

Questi ultimi già sono massacrati dalle moltitudini di tasse che il nostro governo ci regala ogni giorno. 

Ripeto: posti di lavoro che possono essere tagliati, e quindi altri disoccupati con relativi problemi, e maggiori costi sulle famiglie che sempre di più fanno fatica ad arrivare a fine mese. 

Sulla riduzione dei dirigenti: credo che piuttosto che licenziare, sempre che non siano persone che hanno doppio o triplo lavoro o incarico, sia più giusto utilizzare queste risorse in altro modo. 

Noi non siamo per il licenziamento ma per un’ottimizzazione delle risorse umane.

Ci auguriamo inoltre che quest’anno, in questo momento critico per l’economia del paese, non vengano bruciati altri soldi per i fuochi d’artificio : magari sarà un capodanno meno pirotecnico, ma forse qualche famiglia bisognosa ne trarrebbe dei benefici.

Ricordiamo alle amministrazioni che questi sono soldi dei contribuenti  e che sono tenute a spenderli nel miglior modo possibile e senza sprechi.

Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni o mesi.

Giovanni Coss 

L’INVISIBILE FRANCO LINO LENARDUZZI: QUANTO HANNO FATTO SINO AD ORA LE ISTITUZIONI

l'invisibile Franco Lino Lenarduzzi

Avevamo promesso che avremmo riparlato del caso di Franco Lino Lenarduzzi e che, se ci fossero stati riscontri positivi o negativi, avremmo informato i nostri lettori.
Cos’è successo dal 29 novembre, giorno in cui abbiamo pubblicato il primo articolo sulla sua vicenda (v.qui)?
Nulla.
E dell’appello fatto dal Messaggero Veneto di domenica 8 dicembre 2013, dove si chiedeva un alloggio almeno per le festività natalizie?
Ancora nulla.

articolo uscito sul Messaggero Veneto di Domenica 8 dicembre 2013

articolo uscito sul Messaggero Veneto di Domenica 8 dicembre 2013

Sul nostro sito abbiamo avuto qualche messaggio di solidarietà, sincero e gradito, ma anche pesanti critiche nei confronti della persona di Lenarduzzi.
Non importa per queste ultime, nessun cittadino è obbligato a dare se non lo ritiene giusto.
Non condanniamo nessuno: esiste il giudizio divino…
Quello che invece ci fa veramente imbestialire, è la totale assenza di aiuti da parte di quelle istituzioni preposte ad aiutare chi si trova in difficoltà.

Né il Sindaco, né gli assistenti sociali di Manzano, hanno avanzato una proposta tale da portare via il Lenarduzzi dal bivacco sul fiume Natisone.
Anzi, non si sono fatti proprio vedere.
Gli unici che fanno pellegrinaggio al suo pseudo domicilio sono frati e uomini di Chiesa, che portano qualche parola di conforto e forse qualche bene di prima necessità.
Tutto questo però non basta a ridare dignità a una persona che, lo ricordiamo, non vuole assistenzialismo gratuito, perché lui vuole pagare la sua agognata abitazione, se si tratta di un affitto che si possa permettere.
La sua è una battaglia che noi di Friuli Contro La Crisi appoggiamo e se sarà possibile porteremo, come già scritto sul Messaggero Veneto, alla Presidenza della Regione.
Nel frattempo però Lenarduzzi continua a dormire al freddo e qualche giorno fa ha dovuto ricorrere al ricovero in ospedale per un principio di broncopolmonite.
Ma siccome il Lenarduzzi non vive nell’oro e anche quelle poche centinaia di euro che si guadagna lavorando gli servono, non avendo diritto alla cassa malattia, ha lasciato l’ospedale per tornare al lavoro.
Chi ha scritto male sul suo conto, adesso si faccia un bagno di umiltà e rifletta.

Crediamo che non serva aggiungere altro, se non un in bocca al lupo al nostro sfortunato ma combattivo amico.
A presto.
Giovanni Coss