LA REALTA’ di Giovanni Coss

Mentre aspetto davanti alla scuola l’uscita di mia figlia, incontro vecchi conoscenti.
Mi pongono la classica domanda di rito “- Come va? Dove lavori?” .
La mia risposta è sempre la stessa da tre anni:
” Si tira avanti, sono disoccupato e cerco di campare con lavori saltuari”. Nei loro occhi leggi prima stupore, poi lo sguardo si rattrista, prendono forse coraggio e ti rispondono”- Pure io, non trovo lavoro, non c’è lavoro….”.
Nel loro viso, nel tono della voce, avverti disorientamento, rassegnazione. Sembra che non capiscano cosa succede, subiscono senza reagire, sperano….. che io sappia la speranza non crea lavoro, futuro;se non risolvi il problema alla radice, il problema resta.
Perchè non c’è più lavoro? una delle cause si deve attribuire al fatto che non circola denaro: le banche hanno chiuso i rubinetti, le imprese senza denaro non camminano, la gente senza denaro e lavoro non spende e la domanda crolla… effetto domino.
Tasse sempre più elevate, profitti al minimo ( molte aziende chiudono i bilanci in perdita), salari sempre più bassi, potere d’acquisto dimezzato. La politica cosa fa? al momento nulla, cavalca il sogno europeo, lo stesso che ha ridotto alla fame il popolo Greco, che ha massacrato quella Spagna che agli inizi degli anni 2000 stava risorgendo, modernizzandosi.
Si guardano i bilanci del paese, non la gente che soffre, che ha fame, che non può scaldarsi durante l’inverno, che sta al buio perchè anche l’energia elettrica diventa un lusso inaccessibile.
Un Paese che era florido, dove la casa di proprietà era un diritto, dove avere un lavoro era scontato, dove le imprese aprivano e non fallivano, dove i suicidi non erano quasi mai legati a motivi economici, è un Paese che oggi non esiste più.
Chi ha una casa rischia di farsela portare via per un debito di poche migliaia di euro, gente sfrattata e in mezzo a una strada perchè impossibilitata a pagare un affitto dopo aver perso il lavoro o l’azienda, gente che non riesce a fare più di un pasto al giorno perchè i soldi sono sempre meno, i salari sempre più bassi. Un impressionante numero di suicidi attuati da gente STANCA, senza futuro.
Una totale distruzione del tessuto sociale: ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri.
La classe media in via di estinzione.
Come i diritti, dopotutto.
Se il popolo non reagisce, non può che soccombere.
Dobbiamo prendere in mano il nostro futuro, quello dei nostri figli. Far sentire la voce della nostra gente.
JFK diceva:” Non chiederti cosa può fare il paese per te, ma cosa tu puoi fare per il tuo paese”.
Questo paese ci appartiene, è NOSTRO, non di una classe politica inefficiente, inconcludente.
Dobbiamo far sentire la nostra voce, rivendicare i nostri diritti che sono lavoro e casa.
Non dobbiamo essere in pochi: dobbiamo essere tutti.
Anche chi ha un lavoro precario, sottopagato.
Anche chi vive in un relativo benessere: i miei conoscenti qualche anno fa non avevano ansie, perchè il problema non li aveva ancora toccati, ma comunque erano destinati a finire nel girone dantesco innescato da politiche innefficaci e distruttive.
Non solo disoccupati, imprenditori falliti, precari: dobbiamo essere tutti, ma proprio tutti, uniti.
Non aspettatevi che qualcuno risolva i problemi per voi, perchè a quel qualcuno potrebbe non interessare niente della vostra vita, del vostro futuro.
Per contatti: [email protected]

Giovanni Coss

One thought on “LA REALTA’ di Giovanni Coss

  1. In Friuli come in Lombardia moltissime aziende chiudono, molte persone rimangono senza lavoro.
    Le banche e lo stato alimentano questo dissesto asfissiando le aziende.
    Una soluzione, spostare le aziende.

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