35 EURO AL GIORNO…MA NON PER TUTTI.

Come è noto, un richiedente asilo costa allo stato italiano 35 euro al giorno.
Questo per assicurargli un posto letto, due pasti giornalieri e la possibilità di fruire dei servizi minimi indispensabili a una sopravvivenza dignitosa ( poi esistono realtà degradate come il Cara di Foggia, ma in genere non è così).
Ma i nostri concittadini poveri, di solito ricevono lo stesso trattamento? i pensionati meno abbienti, i disoccupati, i lavoratori meno pagati, vengono aiutati dal nostro welfare in uguale misura?
L’aiuto che viene loro fornito, quando c’è, è tale da potergli garantire una sopravvivenza dignitosa? è tale da consentirgli, ad esempio, di poter fare la spesa, pagare le bollette e al contempo utilizzare il riscaldamento d’inverno?
La risposta, in molti casi, è no.
Nella mia annosa esperienza di attivista del gruppo Friuli Contro La Crisi ho incontrato centinaia di casi in cui l’appoggio dei servizi sociali mancava del tutto o era decisamente insufficiente e questo restando solo nel Friuli centrale.
Valga per tutti il caso di una famiglia di Udine composta da un genitore, disoccupato da tempo, e un figlio minore, cui la Regione elargisce la somma di 412 euro al mese, di cui 370 se ne vanno solo per pagare l’affitto.
Il genitore in questione, pur arrangiandosi con mille lavoretti ecc., a un certo punto non ce l’ha fatta più e si è presentato di nuovo al servizio sociale dicendo:
” Scusate ma io cosa devo fare per vivere appena un po’ meglio? buttare via i documenti, tingermi la faccia di un colore più scuro e tornare da voi così? “
L’assistente sociale lo ha guardato per un lungo momento senza parlare, poi ha mormorato un flebile:
“Forse sì..”

r. v.

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